Ci sono dodici fratelli...
Ci sono dodici fratelli che fanno girotondo
intorno al sole e prendono per mano il mondo,
contando i passi e i sogni del corso imperituro
che va dal passato remoto all'infinito futuro.
Uno dopo l'altro, uno alla volta si succedono
a fianco del mondo mentre le cose procedono,
recando suoni e colori e aromi, ora tenui ora ricchi,
per panorami e scenari dai nomi e i temi antichi.
Uno splendente fiocco di luce nel buio del cielo
a indicare la via, la verità e la vita oltre l'ultimo velo.
Un cappello di ghiaccio e una calza stesa o appesa,
poco importa, purché piena di una dolce sorpresa.
Mille coriandoli e mascherine e risate di bambini
per richiamare dai mari del sud stuoli di rondini,
foglie e fiori nuovi sui rami prorompono a sicura
resurrezione e vigorosa rinascita di madre natura.
Rose e tulipani coloreranno, forse, aiuole e giardini
ma uova di cioccolato allieteranno grandi e piccini.
Nel mare dorato, bordato di camomille e papaveri
e di selve e prati da ruzzolare senza rimproveri,
si inseguono grilli e cicale in voli e salti e concerti
apprezzabili solo con orecchi e occhi ben aperti.
L'estate promette malto d'orzo e pane croccante
per ristorare e remunerare il sudore della fronte:
intanto avanza con ceste di ciliegie e di fragole,
di angurie spaccate e spartite sotto fragili pergole.
Passato Ferragosto, l'autunno si fa più vicino
se piove al pomeriggio e c'è nebbia al mattino.
Mentre le vigne si arricchiscono di grappoli,
dai spremere nettari per rallegrare i popoli,
il bosco dona ad occhi esperti e mani oneste
castagne, tartufi e funghi per passare le feste.
Quando i comignoli ricominciano a fumare,
viene il tempo per la terra e la botte di riposare,
con un fiore e un lume e, perchè no?, una prece
per chi vive l'eternità all'ombra di una croce,
soltanto apparentemente separato e assente
dall'affetto che si merita ogni essere vivente,
a prescindere da quanto ne sappia o possa dare.
Aprono le danze Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile:
Maggio, Giugno, Luglio e Agosto riempiono il fienile,
mentre Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre
chiudono il cerchio senza fermarsi, come sempre.
Sono dodici fratelli ma non sono affatto gemelli,
sono fatti di lune e giorni, alcuni brutti e altri belli:
pensate che tra loro c'è chi ne ha trenta, chi trentuno
ma ventotto, o ventinove ogni quattro anni, solo uno!
©2024 Testo di Claudio Montini
©2016 Immagine di Orazio Nullo "Tomorrow compass"
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