venerdì 25 novembre 2022

Marionette da rottamare - Notturno, seconda stagione - puntata n. 3

Marionette da rottamare


 La storia la fanno i vincenti e a loro basta che, del proprio trionfo, perduri la memoria indipendentemente dal fatto che la sequenza degli eventi e dei discorsi sia esatta e corretta e reale.
I perdenti la raccontano e la scrivono ad esclusivo uso e consumo proprio, facendo affidamento al potere lenitivo e consolatorio delle parole che vorrebbero ascoltare, tant'è che queste vengono scelte e pesate e studiate appositamente, accuratamente, attentamente.
Patire in silenzio non è mai accaduto, non è mai riuscito ad alcun essere vivente: né come stratagemma per la sopravvivenza, né tanto meno come miracolo utile alla beatificazione e alla salita agli onori degli altari.
L'illusione di sapere come siano andate le cose, di chi sia il merito o la colpa, quali siano stati i costi contro quali benefici, giustifica ma non spiega quella di ostinarsi a immaginare una processione alternativa degli eventi e la relativa teoria di esiti differenti dalla realtà contingente, apparecchiata e servita sotto il naso e davanti agli occhi. 
La fuga nel sonno della ragione e nel sogno irrazionale sono le sole vie d'uscita dallo stallo dell'esibizione di pregi e difetti, talmente opinabili da essere simili a banderuole mosse dal vento dell'opportunità.
Lasciate un messaggio dopo qualsiasi segnale acustico, se ci riuscite, tanto non sarete mai richiamati né interpellati: il mondo sarà già passato di lì e il nastro sarà già stato cancellato o sovrascritto, lasciandovi attori di ieri, senza scrittura e senza copione.
Come marionette da rottamare e smaltire: da fare sparire, insomma.  

©2022 Testo di Claudio Montini   ©2014 Immagine di Augusta Belloni 

lunedì 14 novembre 2022

Anteprima...

 

Foto ricordo Pavia da asporto

di Claudio Montini - 2022

Volume 15

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta

Prossimamente ne parlerò!!!

Non ho mai avuto troppa pazienza, anzi, non ne ho mai avuta del tutto, non mi va genio di aspettare che il mondo passi anche dalle mie parti e preferisco andargli incontro. 
Anche a piedi, un passo dopo l'altro, uno davanti all'altro. 
Anche se lui gira da millenni e non ha mai smesso di farlo. 
Anche se mi stanco facilmente e torno da dove son venuto. 

©2022 Testo di Claudio Montini