venerdì 27 gennaio 2023

Giornata della Memoria 2023

LA NOSTRA MEMORIA LABILE... 

Oggi è venerdì e, dunque, tutti via per il week end o dall'amorosa o dall'amante, anche occasionale da rimorchiare in sala da ballo anche se si disprezza la "musica agricola"... Oggi è l'ultimo venerdì di gennaio e non dovremmo sprecarlo nascondendoci dietro il dito degli otto decenni trascorsi da quegli eventi tragici, assurdi, inumani, terribili... Che i tempi sono cambiati, che gli uomini sono cambiati, che c'è un'altra mentalità: NO! Non abbiamo mai fatto davvero i conti col passato: ci siamo lavati la faccia e le mani, ci siamo messi una camicia nuova, possibilmente candida e ben stirata, abbiamo speso fiumi di parole altisonanti facendo fare bei lavoretti di ricerca ai bimbi delle scuole e fatto suonare fior di musicisti e recitare attori di grido. In realtà, cambieranno le vittime, ma siamo pronti a ripetere da principio tutto quanto, tanto al vertice quanto alla base della piramide del potere e della società le quali, dopo tutto, si assimilano ancora più di prima. Hanno già cominciato a dividerci, a classificarci, a stabilire se meritiamo o no di esistere: cominceranno subito dopo che gli ultimi testimoni saranno passati a miglior vita. E la nostra memoria, già corta e labile, sarà definitivamente cancellata, eliminata, liquidata.

©2023 Testo di Claudio Montini
©Immagine di Orazio Nullo "Shoah Memorial Day" 2017


sabato 21 gennaio 2023

Pro memoria...


 Se il diavolo non ci mette la coda e Gesù bambino, piccino picciò come cantava De Gregori tanto tanto tempo fa, fa buona guardia... Quel giorno lì, dieci febbraio alle nove di sera proprio a Lomello (zona piazza Repubblica per intenderci, il centro del paese per capirci), dovrebbe toccare a me poter finalmente dire anche ai miei compaesani che sono uno scrittore, che esisto in quanto tale.

Speriamo bene, ovvero che almeno non nevichi e non cali un nebbione da paesi scandinavi, l'invasione degli alieni, un missile supersonico atomico sparato per sbaglio da un decerebrato ottuso da alcol e droghe di vario genere...

Di solito non sono così fortunato come un cane in chiesa...

domenica 8 gennaio 2023

Pensierini pomeridiani

 

Quando mi chiedono "Cosa ci racconti di bello?", di solito, non so assolutamente cosa dire. Per me, è già bello potersi vedere fuori da un letto d'ospedale o di dolore, essere uno di fronte all'altro o all'altra (l'unico vizio che mi è rimasto, dopo tutto: mi piacciono le donne, da diciott'anni a sessanta perchè prima sono protette dalla legge e dopo dalla natura. Nell'intervallo tra i due limiti, è come al self service... Bisogna essere anche fortunati, per non fare brutte figure!!). Così cerco e frugo e gratto il fondo della memoria per evitare di cavare fuori banalità per bocca, comunque buonissime per orecchi distratti. Se ho qualcosa di bello, nel cuore, me lo tengo caro e lo nascondo in qualche racconto o, al limite, in una poesia per poterlo gustare, ammirare, coccolare senza essere visto. Le festività natalizie sene sono andate, così come erano arrivate: se le avete passate con chi amate, abbuffandovi di ciò che più vi piace, visitando bellissimi posti in cui non potrò mai raggiungervi, sono felice per voi. Io mi sono rifugiato nella mia fantasia e, ve lo garantisco, è il posto migliore che conosca per riposare e ricaricarmi o, addirittura, leccarmi le ferite e farmi passare ogni malessere. Come diceva il Grande Bardo d'Oltre Manica, ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne possa contemplare tutta la filosofia. Forse quest'anno è quello buono: speruma!

©2022 Testo di Claudio Montini
©2015 Immagine di Orazio Nullo "Dangerous Hypocrites" - Atelier des Pixels

lunedì 2 gennaio 2023

Anche nel 2023, uscir vivo da simili accidenti...

 Inventario dell'anno venturo   

di Claudio Montini

Tira la riga e fai il conto
di quest'anno rotondo
che ha chiuso il suo cerchio
fatto di spigoli nascosti,
spine impreviste e amare sorprese.

Si chiude di nuovo il sipario,
Si stende un altro sudario,
guardando al calendario
con occhio non più temerario
ma carico e colmo di attese,
giorno per giorno, mese dopo mese,
per la scienza che ripari le offese
affinché risorgano sprechi e spese.

Tira la riga e fa il conto
di quest'anno rotondo
che ha chiuso il suo cerchio
fatto di spigoli nascosti,
spine impreviste e amare sorprese.

C'è ancora chi ce la mette tutta,
c'è chi rimane a bocca asciutta,
c'è chi non la racconta giusta,
c'è chi se ne va e s'arrangi chi resta,
c'è chi crede che sia sempre festa.
Ma la commedia è davvero finita,
la maschera finalmente è caduta
la fortuna, ora, vuole essere pagata.

Tira la riga e fai il conto
di quest'anno rotondo.
Spogliati di medaglie e paramenti,
sai che non puoi fare altrimenti
per uscir vivo da simili accidenti.

©2021 Testo di Claudio Montini  - diritti riservati all'autore
©2013 Immagine di Claudio Montini