sabato 19 marzo 2022

Diciannove marzo duemila ventidue: festa del papà.

     

Vi teniamo d'occhio e vi aspettiamo...

di Claudio Montini


Sei un uomo fortunato, figliolo, non dimenticarlo mai. 
Goditi ogni istante senza rimpiangerlo mai nè rinnegarlo e non voltarti indietro: il meglio deve ancora venire ed è tutto lì davanti a te, anzi, a voi, padri e figli che siete e sarete e che potete persino vederlo danzare all'orizzonte senza che riveli mai le sue dimensioni, nè il suo nome o il suo volto.
Dunque, ogni attimo è capitale da investire, da spendere, da coltivare, da cogliere e da gustare perchè la vita non è come la libertà, che finisce dove comincia quella del mio prossimo, ma ti prende per mano e ti insegna a camminare, a leggere, a scrivere, a far di conto; ti cammina accanto e ti prepara a fare altrettanto con tutta quell'altra vita sconosciuta che aspetta sul limitare dell'orizzonte che hai davanti. 
Puoi dargli un nome comune oppure chiamarlo con il suo, come si fa con gli amici, dedicargli un giorno di festa e sognare di condividere gioie e dolori, asciugandovi la faccia reciprocamente oppure addormentandovi l'uno sulla spalla dell'altro, sotto un cielo di stelle mute e vuote di risposte sul domani che verrà: non sarà mai solo la causa della tua origine ma la montagna da scalare più ardua, la pietra di paragone più rigorosa, il competitore che ti conosce meglio di chiunque altro e quello più difficile da battere e da tirare dalla propria parte. 
Tu sarai sempre suo figlio e lui sarà comunque tuo padre e vi sarete, in ogni caso senza rendervene conto, scambiati e ceduti e strappati e donati e rubati e regalati scampoli, francobolli, briciole d'anima e di sogni anche quando il vostro tempo sarà finito e, l'uno o l'altro, sarete scesi dall'ultimo treno all'ultima stazione: perchè nessuno può fare a meno di ricordare, per quanto male possano ancora fare anche le ceneri delle ingiustizie e delle cattiverie. 
E' la condanna del genere umano: sbagliare e ricordare, cadere e ricordare, amare e ricordare, andare via e farsi ricordare; è la condanna di un padre che si è speso per costruire il nido, affinché potesse insegnare ai cuccioli a volare senza sbucciarsi ginocchia o bruciarsi le ali e precipitare: ma la vita è passata oltre e sopra ai suoi sogni e l'ha chiamato altrove lasciando che ognuno trovasse la propria strada da sé. 
Questa è la tua fortuna, sebbene ne faresti volentieri a meno: poter scegliere da solo la tua direzione, senza sprecare un minuto e senza ascoltare nessuno, seguendo l'istinto e accettando con coraggio le conseguenze delle tue azioni.
Questa è la tua fortuna: giusta o sbagliata che sia, sarà quel che Dio vorrà, ammesso e non concesso che abbia voglia di occuparsene.
Non è giusto, credimi lo so bene, ma adesso so che è così qui da dove teniamo d'occhio e aspettiamo, io e ora anche mamma, te e gli altri venuti dopo di te.

Carlo Montini  (1929 - 1986) - Elda Callegari Montini (1936 - 2019)



©2022 testo di Claudio Montini
©2011 e 2017 Claudio e Alessandra Montini

Non posso fare altro...


 Hang on it there! di Orazio Nullo (2022) è dedicato a tutti i caduti, militari e civili, adulti e infanti, periti nella più stupida e priva di scrupoli e agghiacciante guerra del terzo millennio.
Non abbiamo altro da aggiungere, se non preghiere silenziose. 
Claudio Montini & Orazio Nullo 

© 2022 Claudio Montini e Orazio Nullo diritti riservati

sabato 5 marzo 2022

"ROSSO DUCALE i misteri di Vigevano" in tour: due appuntamenti per scoprire un bel romanzo

 

Ai confini della Lombardia, ai confini della realtà...
di Claudio Montini

Anche se la città ducale, un tempo nota per la produzione calzaturiera con annessi e connessi, ha ripudiato da tempo la sua collocazione geografica e amministrativa per entrare nelle grazie del capoluogo della Regione Lombardia, la Lomellina non smette di amarla e di sentirla vicina come una "capitale morale" poichè Mortara non ha mai provato seriamente a insidiarne il primato, né sul piano politico né su quello industriale. Si tratta, anche nel caso di centri urbani, di due caratteri e due temperamenti completamente diversi sui quali grava la tara del conservatorismo perbenista, molto borghese e molto provinciale, oltre alle bizzarrie del destino che conducono la Storia (quella delle teste coronate e quella scritta dai vincitori) a passare per un posto piuttosto che per un altro.
Eppure, c'è ancora chi se ne innamora al punto da immaginare una bella vicenda di personaggi inventati che evoluiscono tra le vie e i palazzi e le strade di Vigevano, svelando altarini e complotti e misteri ai confini della realtà altrimenti insospettabili. Sotto il vestito, sotto il soprabito stropicciato dell'investigatore dalla vita altrettanto stropicciata e disordinata, c'è una grande umanità con tutto il ventaglio dei suoi pregi e dei suoi difetti: c'è la vita che lotta contro la morte, la ragione contro la follia, con l'amore che non trionfa ma non si spegne, semmai si riaccende.
In ROSSO DUCALE i misteri di Vigevano di Davide Zardo, giornalista e poeta e musicista, pubblicato da Le Mille e Una Pagina editore nel 2021, esplicita il suo amore per la città ducale che lo ha adottato professionalmente sebbene viva a Mede, nonostante vanti natali meneghini.
Proprio da Mede (PV), presso il Castello Sangiuliani sede della Biblioteca Civica della cittadina lomellina, sabato 26 marzo alle ore 16 parte il tour promozionale del libro, dove sarà intervistato da Pier Emilio Castoldi (altro valente narratore e romanziere lomellino d'adozione), le letture del gruppo "Le stelle erranti" e gli intermezzi musicali della pianista Barbara Rubin. Si replicherà, poi, venerdì 8 aprile alle ore 16 a Mortara (PV) presso la Biblioteca Civico 17 dove la giornalista Simona Marchetti dialogherà con l'editore, nella persona di Laura Fedigatti, e l'autore stesso il quale, oltre ad aspettarsi una folta partecipazione promette divertimento assicurato dal momento che non conoscerà in anticipo il contenuto dei quesiti che gli verranno posti. Anche a Mortara, gli interventi musicali saranno a cura di Barbara Rubin mentre le letture saranno appannaggio di  Mari Anti.

©2022 Testo di Claudio Montini - immagine dal profilo Facebook di Davide G. Zardo 


giovedì 3 marzo 2022

Un libro per la Giornata Internazionale della Donna: a Cigognola (PV), le donne lo sanno!

 

Una piccola preziosa bussola per il viaggio verso l'armonia

di Claudio Montini

Un antico adagio latino ammoniva che le parole volano, le cose scritte restano e quelle esemplari trascinano, smuovono, spingono all'azione.
Quale migliore definizione, per indicare un libro e i suoi contenuti? Affinché non rimanga un coacervo di lettere morte, esso va mostrato al mondo, va fatto conoscere e, non da ultimo, va letto e interpretato alla luce della propria esperienza personale.
L'Associazione Culturale "L'Officina delle Buone Idee" di Cigognola (PV) ha raccolto la sfida al torpore delle coscienze globalizzate scegliendo di celebrare la Giornata Internazionale della Donna in un giorno di festa, domenica 6 marzo 2022, con un evento presso la sala espositiva della frazione Valle Cima nel comune di Cigognola: infatti, lì alle ore 17, verrà presentato il volume edito da Guardamagna editori in Varzi La bellezza attraverso la felicità scritto, composto e diretto da Anna Maria Veronesi, medico specialista di medicina estetica, e Raffaella Costa, giornalista e scrittrice.
Un libro non mangia, non beve, non fa rumori molesti eppure è sufficiente andare oltre la copertina e scorrere la prima riga del testo per venire trasportati in un universo parallelo, liberi dai vincoli della quotidianità e del pensiero a cervelli unificati: infatti stimola fortemente la razionalità, il pensiero, la sensibilità verso ciò che ci circonda, la voglia di conoscere cause e ragioni, la voglia di essere felici e di eliminare tutto ciò che ci impedisce di esserlo.
Per questo bisogna andare a Cigognola, domenica 6 marzo: non solo per farsi un giretto tra belle colline già famose per ottimi nettari di Bacco, abili cantinieri e valenti ristoratori.
Le donne, come Anna Maria e Raffaella, lo sanno da sempre e non se lo dimenticano mai, come spesso accade ai signori uomini, che siamo venuti al mondo per essere felici e che, per ogni istante speso su questa terra, abbiamo un disperato bisogno di esserlo per la nostra salute fisica (intesa nel senso greco antico del termine, cioè coniugando natura e psiche), per chi ci vive accanto o condivide la tavola e il tetto, per la nostra autostima.
Ma non solo per questo, sarebbe una buona idea essere a Cigognola, o meglio a Valle Cima di Cigognola, a celebrare con due giorni di anticipo sulla data canonica la Giornata Internazionale della Donna, all'ora del tè, a incontrare due splendide donne che parlano di un libro che può migliorare la vita o, almeno, renderla più accettabile percorrendo piani tematici differenti ma più intrecciati e correlati di quanto normalmente si pensi.
L'estetica e la psicologia, il racconto di vita vissuta e gli strumenti della medicina, la forza interiore, la volontà, la fierezza di chi ha raggiunto il culmine della collina e guarda il baratro da cui è scampato, la narrazione di tutto ciò con le parole della lingua più bella e ricca del mondo come solo la sensibilità e la grazia e l'arguzia muliebri sanno mettere in fila, riga dopo riga, per suggerire il rispetto, il nutrimento, la cura della propria bellezza interiore ed esteriore la quale è la matrice e sorgente della felicità.
Ecco cosa troverete nel libro di Anna Maria Veronesi e Raffaella Costa, se non potrete partecipare alla presentazione di Cigognola (domenica 6 Marzo 2022 alle ore 17 presso la Sala Esposizioni di Valle Cima): la felicità esiste e non è una semplice gioia effimera ma è un percorso, interiore ed esteriore, da compiere con l'aiuto anche dei medici e della narrazione dell'esperienza altrui perchè, lo ripeto volentieri, la felicità esiste e, per di più, è tanto il carburante quanto l'energia per affrontare le prove dolorose della vita. La bellezza attraverso la felicità, pubblicato per i tipi di Guardamagna Editori in Varzi (2021), è un invito a conoscersi, ad amarsi e farsi del bene, anche ricorrendo alla scienza ma senza trascurare una accurata indagine del proprio mondo interiore, cosa che nessun radiologo o chirurgo o patologo generale potrà mai fare; è un invito ad accettare la nostra natura umana che, tutto sommato, è l'universo più inesplorato e, come canta Luciano Ligabue, le donne lo sanno da sempre.
Facendolo vostro, sfogliandolo, compulsandolo, leggendolo avrete finalmente per le mani una piccola preziosa bussola nel viaggio verso l'armonia tra ciò che si è e quel che si vorrebbe essere: probabilmente la felicità è proprio lì che vi sta aspettando.

©2022 testo di Claudio Montini - immagine da Google Images Database