lunedì 12 febbraio 2024

Il Festival è finito... Gli amici se ne vanno...

...ed io rimango qui!

di Claudio Montini

Per fortuna nostra, il Festival della Canzone Italiana si è concluso con una gran messe di ascolti televisivi e di polemiche incidentali, inopportune e totalmente fuori luogo a cominciare dai promotori delle stesse.
Adesso, finalmente, potremo tornare a deprimerci e ossessionarci coi soliti problemi che ci avvelenano l'esistenza quotidiana, i battibecchi tra galline e oche starnazzanti di ogni ordine e grado e sesso, mentre i bravi "padri di famiglia, onesti lavoratori, retti e lungimiranti imprenditori" vanno tranquillamente a mignotte, aspirano sostanze stupefacenti dal naso e stuprano indisturbati o cedono armi e sostanze stupefacenti o altri derivati del petrolio per finanziare i propri vizi e quelli dei loro pargoli.
Chi è povero e malato, chi è solo e dimenticato, chi è perseguito e perseguitato, chi è oppresso e vessato ma, per sua sfortuna o volontà altrui, non è stato inquadrato da alcun'obbiettivo televisivo o registrato da alcun microfono e mandato in onda a dispetto delle tutele, delle cautele e delle fasce protette, proprio perché è rimasto nel cono d'ombra, è condannato all'oblio perpetuo e a rendere al più presto la propria anima al creatore in modo tale che non offenda, o disturbi, o rechi scandalo al nostro quieto vivere di leoni da tastiera.
In fondo, è come a Natale: tutti buoni a parole, ma ciascuno a casa sua e lontano dagli occhi.
Ancora meglio se anche lontani dal cuore o da ciò che ne resta: la coscienza si è già estinta da tempo.

©2024 Testo di Claudio Montini
©2018 Immagine di Orazio Nullo "Bitter goblet" - Atelier Des Pixels gallery

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