mercoledì 1 maggio 2024

Primo Maggio, festa del Lavoro: siamo tutti solo lavoratori?

Il pane degli altri


di Claudio Montini

Noi siamo quelli che stanno al loro posto,
che non alzano la voce e vanno a letto presto.
Siamo i primi ad essere colpiti e calpestati,
illusi e raggirati, sacrificati e ammazzati
senza ritegno, senza vergogna né verità
che ci ristori, almeno, la dovuta dignità.

Lo facciamo per un pezzo di pane da dividere
in tre, in quattro, in otto per il quieto vivere,
per salvare la faccia e una briciola di speranza,
perché tutto ha un prezzo, anche la pazienza
e il sudore della fronte e i calli alle mani:
meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Lo sappiamo fin dal principio che non è giusto,
che ogni azione comporta un rischio e un costo,
che non sempre il gioco vale la candela.
Ma la vita non è una crociera in barca a vela
ed è noto che il pane degli altri abbia sette croste
dai monti e al piano, sulle spiagge e sulle coste.

©2024 Testo (inedito) di Claudio Montini 
©2016 Immagine di Orazio Nullo "Job and service victims memorial monument" - Atelier Des Pixels collection