giovedì 4 giugno 2020

A un amico che non va e non sa tornare

Prigioniero incosciente
di Claudio Montini

Gioco da solo la partita con l'ignoto infinito inafferrabile,
Attratto e sospeso e respinto tra dimensioni parallele.
Buio e luce, silenzio o rumore, gelo e calore sono irrilevanti:
Reagisco alle vostre attenzioni come i fiori al soffio dei venti.
Io sono il prigioniero incosciente che non va e non sa tornare:
Eppure basterebbe che dimenticassi, per un istante, di respirare.
La mente si è arresa, ripete impulsi e spasmi meccanicamente
E il cuore continua a pulsare senza rendersi conto di niente.

©2020 Testo di Claudio Montini
©2020 Immagine di Orazio Nullo "Biological hazard" - Atelier Des Pixels collection

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