Overture
di Claudio Montini
Scruto il buio, con occhi spenti, in cerca di un nuovo orizzonte oppure di una prospettiva.
Il vuoto schianta l'anima, l'atterrisce, la strema lasciandola esangue come uno strofinaccio imbrattato di segni, di lividi, di simboli.
Il selciato dei giganti su cui fingo di correre, senza arrivare mai, è sferzato da aliti impetuosi e lacrime di stelle al sentore di salsedine e sabbia e posidonia.
Secoli vicini e secoli lontani sono ombre sbiadite nella memoria collettiva, troppo angusta per contenerli e poco avvezza ad interrogarli: solo così si spiega la fortuna degli astrologhi e dei loro oroscopi fasulli.
Le stelle hanno ben altro da fare che starci a guardare: devono bruciare e annodare l'universo con i loro campi gravitazionali affinché non si sfilacci, non collassi, non esploda per tornare a contrarsi e liberare nuova luce o nuova vita.
© 2020 Testo di Claudio Montini
© 2017 Immagine di Orazio Nullo "Bonfire burns through the night"
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