Uno a uno e palla al centro...
di Claudio Montini
Il fiume di parole ad effetto che ci ha travolto mentre eravamo intenti a vivere, alla meno peggio, le nostre disgrazie provando a cavarci d'impaccio non si arresterà quando l'ultima scheda sarà stata scrutinata. Avranno vinto tutti e nessuno avrà colpe per non aver attirato a sé le simpatie dei cittadini: come se bastasse solo quello a risolvere i problemi, le ingiustizie, i difetti congeniti. I guai delle popolazioni chiamate a scegliere i propri amministratori sono ancora tutti lì e stanno erodendo fiducia e vita di chi vive in quelle lande dominate, tra l'altro, tanto al nord quanto al sud, da banditi con la faccia pulita che conoscono benissimo la situazione e i teatri in cui evoluiscono e prosperano, poiché sono in grado di conoscere anche quello che allo Stato è meglio non dire, non far vedere, non fare intuire che tanto non potrebbe capire, che ci aggiustiamo tra noi, che ce l'abbiamo noi la soluzione a tutti i tuoi problemi. Probabilmente finiranno per pareggiare, le due armate Brancaleone, che hanno distribuito ignobili esibizioni di efficienza e moralità in barba, non solo alla legge elettorale vigente, ma anche insultando l'intelligenza dei loro potenziali sostenitori: quelli con le fette di prosciutto sugli occhi, la ghiaia nel cervello e la sabbia nelle scarpe (per non dire di paraocchi e tappi nelle orecchie) ovvero gli asini pronti a ragliare e sventolare bandiere a comando, ruminando sciocchezze e sputandole ai quattro venti come fossero sentenze di Cassazione non si sono minimamente scomposti, sono sempre pronti a suonare fanfare anche e soprattutto quando dovrebbero correre a cercarsi buche nel bosco abbastanza profonde per nascondere la propria vergogna. Si spartiranno la torta a metà, faranno il funerale agli ex alleati ormai smascherati (nella loro pochezza) e decaduti nell'irrilevanza, si aggiusteranno il nodo della cravatta e il fondoschiena sulla poltrona in attesa della prossima consultazione elettorale. Signore e signori, il governo non cade e va avanti: a noi non resta che stringere ancora una volta i denti e spingere il carro lungo il sentiero, sperando che non termini con un burrone.
© 2016 Immagine di Orazio Nullo "Electoral promises" - Atelier Des Pixels
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