UNA SALUTARE INIEZIONE DI SOGNI E UMANITA'
di Claudio Montini
Ci sono libri utili e libri necessari:
i primi sono manuali e ricettari, saggi storici e rendiconti di
viaggi in terre lontane o guide turistiche sotto mentite spoglie,
autobiografie non richieste e celebrazioni non autorizzate, cataloghi
vari ed enciclopedie.
Vagliati questi, restano e avanzano i
secondi, gli altri, quelli che non si inquadrano nelle categorie già
citate, quelli che decollano dalla realtà o dalla cronaca per mezzo
della finzione per volare sopra e attraverso le miserie e le gioie
umane grazie alle ali della fantasia per registrare, per fissare, per
fotografare dettagli e pose e dati che, altrimenti, si perderebbero
nel corso dell'evoluzione della coscienza collettiva di un popolo e
dei territori in cui esso risiede e vive.
RITRATTI DI LOMELLINA (Lomellibro
editore, 2024),
scritto
e composto da Alba Mor Stabilini con il contributo affatto
trascurabile delle intense poesie di Marco Feccia, è un libro
necessario senza “se” e senza “ma” perché, come chiosa
Davide Zardo (giornalista de L'Araldo
lomellino
e poeta nonché narratore a sua volta) nella prefazione, è un
viaggio dell'anima in una galleria di ritratti in stile
impressionista dove pennellate di luce rendono irrilevante la meta in
favore delle persone che si incontrano lungo il cammino: infatti
gronda di umanità vera, vissuta, riscontrabile, percepibile e
plausibile e apprezzabile anche in un lembo di Lombardia e d'Italia
considerato, da sempre, marginale, secondario, periferico e
irrimediabilmente rustico.
Si
tratta, a dire il vero, di un'antologia di racconti e poesie
ambientate nella parte occidentale della provincia di Pavia, la
Lomellina appunto, in cui, questa è la cosa nuova e notevole e
meritevole di attenzione, le une convivono e collaborano e cooperano
armoniosamente con gli altri nel rendere necessaria tanto l'esistenza
quanto la missione di RITRATTI DI LOMELLINA:
le tredici narrazioni di Alba Mor Stabilini sono efficacemente
contrappuntate e arricchite dai componimenti di Marco Feccia i quali,
fondendo naturalismo e spiritualità in modo essenziale ma
potentemente evocativo, riverberano e sottolineano la cura e
l'intensità, la scorrevolezza e la chiarezza che rendono assai
godibile l'intero testo a qualsiasi tipo di lettore.
Nulla è fuori posto, nulla è eccessivo o troppo cerebrale, da
specialisti per così dire, nulla è lasciato al caso: infatti, tanto
Alba Mor Stabilini quanto Marco Feccia , danno prova di sapere
perfettamente che il racconto così come la poesia sono strumenti
letterari e divulgativi assai delicati e potenti, solo in apparenza
semplici da maneggiare, eppure implacabili e complessi quanto un
romanzo.
Sono affascinanti macchine per produrre qualcosa di bello per gli
altri, per sé stessi, per essere riconosciuti e ricordati non come
numeri da mettere in colonna ma come molecole composte di sogni e di
umanità, uniche e indispensabili al buon funzionamento del mondo.
RITRATTI DI LOMELLINA (Lomellibro
editore, 2024) di
Alba Mor Stabilini, con le poesie di Marco Feccia e la prefazione di
Davide Zardo, è una iniezione di umanità necessaria a liberarsi
dalle scorie neorealiste e ideologiche, essendo composta della stessa
materia di cui sono fatti i sogni poiché capace di portare il
lettore tra cielo e terra, dove allignano tutte quelle cose che
nessuna filosofia sarà mai in grado di comprendere ma che rendono la
vita degna di essere vissuta.
©2024 Testo e immagine di Claudio Montini
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