martedì 7 luglio 2020

Una generazione fortunata

La bellezza di oltre cinquanta primavere
di Claudio Montini
La mia generazione, quella che ha cinquanta primavere dietro le spalle in questo primo ventennio di terzo millennio, è stata fortunata (fatte le debite tare e proporzioni) poichè ha potuto contare sulla fatica, sulla forza e sulla fantasia espresse e profuse e dispiegate dalla generazione immediatamente precedente. Un sacerdote, che non ho mai apprezzato e da cui in adolescenza ho preso le distanze (senza pentirmene nemmeno un po', sebbene abbia celebrato il mio matrimonio) un giorno disse che la nostra era la generazione che sarebbe stata in grado di godere ma non di costruire: egli sosteneva la teoria della ripetizione ciclica della Storia, tanto cara a Giovan Battista Vico, secondo la quale la prima generazione crea e costruisce e fa sorgere dal nulla il benessere di cui la seconda gode e (forse) riesce anche a mantenere, mentre la terza distrugge e fa a pezzi e raccoglie solo i cocci (ammesso e non concesso che riesca a sopravvivere). Questo accade, secondo tale teoria, perchè si perde la memoria delle origini, del sudore e delle lacrime e del sangue che hanno pagato il prezzo degli obbiettivi e delle comodità conquistate; questo accade perchè si perde la capacità di leggere i segni dei tempi; questo accade perchè trionfa l'egoismo, il liberismo, i lassismo dei costumi...e via così, con le solite litanie distillate da millenni di teologia morale largamente predicata ma, nell'ombra, spesso e volentieri dimenticata e messa da parte. Io non ero d'accordo allora e non lo sono tuttora, poichè ho sempre cercato di mantenere una autonomia di giudizio in ogni ambito della mia vita: del resto, chi è senza peccato scagli la prima pietra, disse il Falegname di Palestina. Avevo altri progetti per la mia esistenza, nell'ultimo ventennio del Ventesimo secolo, e una sola certezza nel primo del Ventunesimo: non ne ho realizzato nemmeno mezzo! Ho perso tempo rincorrendo modelli e sogni altrui, non adatti a quelle che erano le mie potenzialità, mi sono semplicemente adattato al contenitore come farebbe e fa l'acqua da millenni: sono colpevole di averle scoperte troppo tardi, quando non avevo altro da perdere, nonchè di non avere ancora il coraggio di rischiare e giocare tutte le mie carte fino in fondo. Per questo motivo, sostengo qui che la mia generazione ha goduto di tanta fortuna e di tanta bellezza che finirà con lei: la pandemia dovuta al COVID-19 è soltanto l'inizio.

©2020 Testo di Claudio Montini
©2020 Immagine di Orazio Nullo "Nature revenge"

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