lunedì 30 ottobre 2023

FUORI CONTESTO: storie sognate come vere - LUPO SENZA BANDIERA di Claudio Montini

Claudio Montini

LUPO SENZA BANDIERA

ASIN B0CLYMMN3J (mobi) amazon.it + amazon.com
ISBN 1230007003424 (epub2) kobo.com

Paperback/cartaceo
ISBN 9798865651222 solo su amazon.it + amazon.com

Anno di edizione 2023

Istinto di sopravvivenza e amore si incontrano e si riconoscono nel regno animale, assai più di quanto si possa immaginare.
Esseri umani e lupi condividono entrambi e mutuano gli uni dagli altri, da millenni, comportamenti utili che la petulante razionalità pretende di catalogare entro l'una o l'altra specie.
Tempo perduto, ovviamente, poichè le strade del Signore sono infinite come quelle dell'Amor che muove il Sole e le altre stelle: infatti, esse, passando per Varzi e Passo del Brallo nella parte meridionale della provincia di Pavia, un cuneo che contiene una porzione di dorsale appenninica settentrionale, fanno in modo che si incrocino le rotte di due schegge scagliate dalla Seconda Guerra Mondiale incontro al futuro e alla coda del secondo millennio, Beniamino e Loredana, un uomo e una donna con un passato doloroso e difficile da dimenticare, con un gran desiderio di libertà, emancipazione e di vita ma senza illusioni o promesse eterne, senza bandiere di alcun genere.
Come il lupo che prende solo ciò che gli serve per vivere, vite animali altrui comprese, elegge a propria terra promessa quel territorio che gli consente di soddisfare le sue necessità e predilige la compagnia dei suoi simili solo per non aver noie, almeno fino al giorno in cui la Madre Luna getterà il ponte per attraversare il confine tra questo e l'altro mondo.
Il ragazzo della Stella di Davide, uscito vivo da un campo di sterminio e che voleva imbarcarsi da Genova per la Palestina, puntando tenacemente a sud seguendo l'antica via del sale, a mille metri di altitudine troverà la propria terra promessa, grazie a un lupo e a due vecchi che lo adotteranno come figlio.
La bambina nata due volte, prima dal ventre della madre e il mese successivo dalle macerie della palazzina in cui vivevano, unica superstite a causa dell'ultimo (inutile) bombardamento dal cielo su Pavia ad opera dell'aviazione angloamericana, preso il diploma da infermiera, fugge dalla città e dalle suore che hanno gestito il suo presente da orfana per costruirsi un futuro da donna libera, in una Italia nuova e consapevole, fino ad approdare e vivere a Varzi, in un appartamento a poche centinaia di metri dell'ospedale in cui presta servizio.
Si incontreranno lì, Loredana e Beniamino, mentre i due vecchi usciranno di scena una dopo l'altro, il lupo farà perdere le sue tracce e gli anni scorreranno come l'acqua che muove, ancora, la ruota del mulino dove vivono la loro storia di vita e d'amore, poco più in alto del Passo del Brallo.
Si ameranno senza chiedersi nulla in cambio, gestendo i propri spazi e le proprie esistenze in autonomia, affinché ogni volta che si fossero incontrati, a Varzi o al Brallo, tutto fosse bello e magico e intenso come la prima volta.

©2023 Testo di Claudio Montini
©2023 Immagine di Orazio Nullo

GLI ATOMI micro-romanzi per chi va di fretta: " IL DAZIO DELLA BENEVOLENZA" - volume 17

Claudio Montini

IL DAZIO DELLA BENEVOLENZA

GLI ATOMI micro-romanzi per chi va di fretta  -  Volume 17 -   ed. 2023

ASIN B0CLH2PS6C (mobi) amazon.it + amazon.com
ISBN 1230006978495 (epub2) kobo.com

Paperback/cartaceo ISBN 9798864998892 
Independent Published su amazon.it + amazon.com

I miracoli avvengono anche quando non ce li aspettiamo più, proprio perchè lassù Qualcuno ci ama nonostante gli eventuali scherzi del destino. 
Chi non si rassegna alla malasorte e vende cara la propria pelle adattandosi alle situazioni, improvvisando senza millanteria ma contando su ciò che ha disposizione e sulle sue forze, prima o poi, riesce a conquistare la quota e anche la salvezza. 
Siamo nella parte finale del Secondo Conflitto Mondiale, nel secolo XX: Giuseppe scappa dal treno destinato al campo di prigionia in Germania e, a piedi e a tappe forzate, raggiunge una piccola valle isolata della Confederazione Elvetica dove trova riparo fino al termine della guerra, quando farà rientro in territorio italiano unendosi a sbandati e reduci appena liberati dai vincitori alleati anglo-nordamericani. 
Per il resto della sua vita, si ritenne fortunato più di tanti altri e devotamente grato alla Provvidenza Divina d'aver avuto e vissuto l'opportunità di essere un nonno felice. 
Forse è in questa veste e per motivi di stima nei miei confronti, ancora oggi a me incogniti, che un giorno mi raccontò questa sua esperienza di vita vissuta, durante una pausa del lavoro che stavamo portando avanti insieme. 
L'ho tenuta a lungo con me, come se fosse una lezione di vita, come un regalo da uno sconosciuto che ha visto del buono in me e ha voluto premiare la mia condotta. Soltanto quando è mancato ho cominciato a pensarla come una storia da raccontare, da elaborare, da addobbare e confezionare a futura memoria, affinché riverberasse del bene anche a tutti coloro che la leggeranno e non si perdesse nell'oblio.
Disponibile in elettronico e in carta stampata sui mercati amazon e kobo: buona lettura!!


©2023 Testo di Claudio Montini
©2023 Immagine di Orazio Nullo 

sabato 28 ottobre 2023

Diffidate di specchi sinceri - Notturno: seconda stagione - puntata numero 11

Un fastidioso mal di testa

di Claudio Montini

Siamo bicchieri di vetro bagnati da ciò che abbiamo bevuto, le gocce residue appiccicate ostinatamente alle pareti, tese a restare immobili e a non rotolare fuori, nonostante noi siamo sdraiati sulla tovaglia del tavolo che ci ha visti pranzare. 
Dismessi e fuorigioco, come le sedie allontanate e abbandonate, come le stoviglie sequestrate e mandate altrove, dove prima o poi andremo anche noi, le voci sporche di caffè o di liquore sempre più lontane: è chiaro che ogni cosa abbia preso la propria piega e la relativa strada, l'opportuna direzione.
Non abbiamo altro da fare che non sia aspettare d'essere risciacquati, ripristinati, riposti in attesa di prendere di nuovo servizio.
Non siamo nemmeno più pedine, numeri da incasellare, tessere da contare: siamo soltanto strumenti, arnesi, armamenti utili a fare massa critica ma non del tutto indispensabili: hanno già individuato alternative più affamate e docili di noi.
Siamo come due zeri che rischiano, costantemente, di essere separati da un punto o da una virgola: si sa che, a destra della virgola, lo zero solitario non ha valore e si dimentica, si perde nell'oblio, si tralascia come in un arrotondamento.
Sparisce in silenzio, lontano dagli occhi e lontano dal cuore.
Invece a sinistra di quella e di sé, per non fare la stessa fine, pretende e accoglie e ricerca e vuole quanta più compagnia d'altre cifre sia possibile per incrementare la propria importanza.
Quest'ultimo si guadagnerà soltanto un'effimera proroga: sarà come le bollicine in un calice di vino spumante che non ci ubriaca e non ci rende allegri perchè, per sua forma e natura, ne contiene troppo poco e non viene appositamente riempito troppo spesso.
Così, a noi resteranno la sete e la malinconia a cui si aggiungerà soltanto un fastidioso mal di testa.

© 2023 Testo di Claudio Montini
© 2015 Immagine di Augusta Belloni

giovedì 12 ottobre 2023

La storia ama ripetersi, ma non è mai la stessa cosa...


 
La ballata del Gepi

di Claudio Montini

Ai nostri paesi ce ne son delle più belle:
ci sono coperchi per tutte le padelle,
spilliamo vino dalle botti nelle scodelle,
soltanto per gli amici e le loro sorelle,
per il caldo ci basta l'acqua delle fontanelle,
quand'è freddo ci copriamo di lana la pelle.

Si trasmette e viene da lontano,
sa di polvere e di fumo strano,
come il tempo trascorso invano
aspettando un eroe o una mano
che vinca da solo o inventi un piano
per sollevarci il mento dal guano.

Eppure ne abbiamo visti così tanti,
pavoni vestiti a festa e ignoranti,
galletti carichi di promesse roboanti
buone solo a scaldare animi incoscienti
addebitando colpe inventate e inesistenti
a chi non ha pane, né fortuna, né denti.

Ma tacciono ancora quelli onesti e bravi
sebbene stanchi dei cattivi d'esser schiavi
della memoria dei tempi cari ai loro avi:
quelli del purgatorio scampato se pagavi,
se delle urla dal filo spinato non ti curavi,
se di ripetere litanie solo ti preoccupavi.

Ai nostri paesi ce ne son delle più belle:
ci sono coperchi per tutte le padelle,
spilliamo vino dalle botti nelle scodelle,
soltanto per gli amici e le loro sorelle,
per il caldo ci basta l'acqua delle fontanelle,
quand'è freddo ci copriamo di lana la pelle.

Tutti vogliono la mucca e il vitello,
non si spezza un sogno sul più bello,
ma a fine mese è vuoto il borsello.
Giriamo il mondo a volo d'uccello
contorcendo i pollici sullo sgabello:
Sul palcoscenico c'è il nuovo modello.

Da capitano, punta il dito all'orizzonte
proprio là dove non si vede niente:
solo una linea, né oceano, né continente.
Promette nuove stelle da oriente,
mentre si avvelena e muore l'occidente
girando la testa altrove, indifferente.

Ecco per voi il sovrano della paura:
l'amore esiste ma, a lungo, non dura;
la cultura è noiosa e non fattura;
che l'errore sia altrui, è cosa sicura;
confidiamo anche nella magistratura,
per liberarci dell'opposta sozzura.

Ai nostri paesi ce ne son delle più belle:
ci sono coperchi per tutte le padelle,
spilliamo vino dalle botti nelle scodelle,
soltanto per gli amici e le loro sorelle,
per il caldo ci basta l'acqua delle fontanelle,
quand'è freddo ci copriamo di lana la pelle.

Si alza l'onda con troppi tuffi a bomba,
occhi e orecchi aperti a ogni tromba,
ascolta ogni campana che rimbomba
e augura buon volo alla bianca colomba:
il cuore non avverte quanto incomba
la paura di cascare dentro una tomba.

Eccoci, di nuovo, dentro fino al collo
con la testa sola fuori dall'ammollo.
Non è gioco, non è festa, francobollo
a celebrare l'andata e il ritorno d'Apollo:
l'orgoglio di Caino non sarà mai satollo,
se l'aquila non smette di credersi pollo.

Ai nostri paesi ce ne son delle più belle:
ci sono coperchi per tutte le padelle,
spilliamo vino dalle botti nelle scodelle,
soltanto per gli amici e le loro sorelle,
per il caldo ci basta l'acqua delle fontanelle,
quand'è freddo ci copriamo di lana la pelle.

©2023 Testo di Claudio Montini - all rights reserved
©2020 Immagine di Orazio Nullo "Vanity fair" per Atelier Des Pixels

giovedì 5 ottobre 2023

Dopo tanto silenzio.... LE SCINTILLE: tracce per sogni elettrici - Volume 8 - "Un gesto insano"

 

Claudio Montini

UN GESTO INSANO

LE SCINTILLE tracce per sogni elettrici 
Volume 8  (2023)

disponibile in ebook MOBI e EPUB2 

amazon: ASIN B0CKH89N48
kobo: ISBN 1230006923594


di Claudio Montini

Darsi la morte è un'atto di ribellione contro il corso delle cose, contro le persone cui si imputa la maggioranza dei guai, contro l'Entità Spirituale che regge le fila e tesse le trame dell'intero universo, destino compreso. 
Non è mai un'atto di forza: è un'atto di resa, una sconfitta senza possibilità di appello. 
Per molti è un gesto incomprensibile, inconsulto, inutile; per tutti gli altri, è una disgrazia come tante altre che accadono nel mondo quotidianamente: come l'acqua di un fiume che passa e se ne va, mai uguale a sè stessa. 
Il protagonista risalirà la corrente della vita, suo malgrado, fino alla fonte da cui era partito e la restituirà a chi di dovere prima che se la riprenda, stanco di ricevere limoni e di farne limonata: anche questa, prima o poi, viene a noia e risulta indigesta. 
"[...]la libertà di cui tutti si riempiono la bocca, in attesa del terzo millennio, è la schiava cieca dell'egoismo peculiare di ogni individuo e, brandita come una clava o come un ariete, non si è mai fermata sulla soglia di quella altrui. 
Con quel pensiero lucido e acido nato spontaneamente, con quella consapevolezza, con la pace che derivò da essa per i suoi nervi, si accinse a chiudere il sipario e liberare il camerino. 
Ho detto la mia come ho potuto, ho dato più di quanto abbia ricevuto ma ho amato durante ogni singolo istante vissuto. 
Non ho più radici, non ho più amici, non ho più paura.[...]"

Buona lettura e buona navigazione!

©2023 testo di Claudio Montini
©2023 Immagine di copertina di Orazio Nullo per Atelier Des Pixels