martedì 23 marzo 2021

Amarsi con la forchetta e il cucchiaio: GLI ATOMI - Volume 11

Claudio Montini

Una passione di famiglia

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 11  (2021)  Kobo.com /amazon.com

ISBN 1230004495505 e-book (epub) Kobo.com
ASIN B08VGY1LLB  e-book (mobi) amazon.com

ISBN 9798702501048 cartaceo 
Independently Published  (ASIN B08VCQPFYD)
amazon.com /amazon.it

Cosa c'è di più vero del sogno, dopo tutto, per l'anima?
L'amore? La memoria? La terra su cui poggiamo i piedi? Il cibo che condividiamo a tavola con amici, familiari o parenti?
Mangiamo per vivere o viviamo per mangiare?
La risposta a ciascun interrogativo si trova nel sogno più intenso, profondo e vero che is possa fare: quello in cui il cuore si trova a battere, contemporaneamente, in due universi paralleli che eccezionalmente si intersecano. 
Un incontro in territorio neutro tra vivi e morti, esercitanti la sola vera passione di famiglia, schierati faccia a faccia lungo i lati opposti di una tavolata estiva, una cena o un pranzo tra amici per celebrare l'avvio della bella stagione o una festa religiosa o una qualsiasi altra ricorrenza, si trasforma in una occasione per dirsi tutto quel che e rimasto taciuto, per chiarire lati oscuri e sciogliere nodi o groppi in gola e lacrime represse, per ascoltare vecchi ammonimenti ancora buoni e ricominciare ad amare sé stessi e il prossimo.
Perchè a tavola si firmano contratti, tregue e armistizi e la pace si può fare altrove, in modo assai più piacevole e intimo. Senza risparmiare né risparmiarsi, perchè solo il denaro è da centellinare per averlo a disposizione da godere in vecchiaia e pagarsi l'ultimo viaggio. Il protagonista di questa storia troverà il coraggio per fare un bilancio dei suoi primi quarant'anni: io ho trovato il modo di fare pace con mio padre e con il mio passato ma, forse, anche quello di volermi bene guardandomi allo specchio ogni mattino che Dio manda in terra.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2021 Immagine di Orazio Nullo

Continueremo a chiamarlo Bel Paese: GLI ATOMI - Volume 10

Claudio Montini

L'Italia fa da sé

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 10   (2020)
StreetLib.com / Independently Published

ISBN 9788835872047  e-book (epub/mobi)
StreetLib.com /amazon.com

ISBN 9798673091302  cartaceo (ASIN B08F6JZ8ZG)
Independently Published


L'Italia, nel bene e nel male, fa da sé: crea i suoi mostri e li distrugge, ruba vite e le stravolge senza curarsi del minimo senso di giustizia dovuto ai vivi.
I morti, si sa, non si lamentano mai perchè, nel passaggio, vedono le trame e i maneggi orditi da chi resta, gli amori di contrabbando consumati e l'oblio che li attende, una volta che tutto sia nascosto dalla letteratura, dal fumo d'incenso e candele, da tante belle parole e da altrettante domande senza alcuna risposta.
Una storia di spie all'italiana, con tutte le contraddizioni di cui questo popolo messo insieme a forza è capace, in cui la fantasia recita sul palcoscenico della realtà, in cui l'immaginazione si prende la libertà di descrivere percorsi reconditi della cronaca, in cui nulla è vero tranne il fatto che avvenimenti e dialoghi non sono mai accaduti.
Certo, il fatto di cronaca internazionale ispiratore della narrazione, che ha tanto male ha fatto ai protagonisti e alle loro famiglie, che ha ulteriormente danneggiato il prestigio e l'immagine e il peso del nostro Paese sullo scacchiere internazionale, che in altri tempi e altri uomini al comando avrebbe avuto come naturale evoluzione una netta dichiarazione di guerra, dopo un tempo ignobilmente lungo, ha preso una piega e una direzione tali per cui la composizione della controversia finirà sotto il comodo tappeto dell'oblio.
Tuttavia, in questa Italia dai troppi misteri di cui nessuno vuole sentire parlare troppo a lungo, di anomalie o di coincidenze che non si vuole prendere in considerazione, vale ancora la pena sognare: anche con un romanzo breve dove [...] la finzione si travestirà di vita vissuta ma la reale dinamica dei fatti avrà un comodo rifugio dall'oblio e ciascuno vivrà felice e contento. Molti si bevono le righe e le parole dei libri come fossero bibite colorate ma pochissimi, anzi quasi nessuno, scruta tra di esse in cerca di verità. [...]
Perchè l'Italia fa da sé e gli italiani lo sanno fare meglio degli altri: chi tira i fili di questo teatro dei burattini mondiale lo sa tanto bene quanto lo Stato che non si è ritirato ma neppure si è messo in competizione per mutua convenienza.
Così continueremo a chiamarlo Bel Paese.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2020 Immagine di Orazio Nullo

martedì 16 marzo 2021

Ogni testa è un piccolo mondo: GLI ATOMI - Volume 9

Claudio Montini
Dire la cosa giusta

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 9  (2020)
StreetLib. com - Independently published

ISBN 9788835853558 e-book (epub2/mobi)
StreetLib.com / amazon.com

ISBN 9798672452630  (ASIN B08F6QNT9T)
amazon.com /amazon.it


Domandare è lecito, rispondere è cortesia: mandare a quel paese (quando ci vuole, ci vuole!)... è un attimo!
Liliana, inventa una risposta per una ex compagna di liceo in crisi col marito, ma scopre quanto poco a caso le siano uscite dalle dita le parole scritte, via Facebook, per rispondere a una domanda precisa.
Sarà un messaggio a sorpresa del fidanzato a riempire di nuovo senso le sue parole, ristorando la speranza perduta nel sentimento che muove il Sole e le altre stelle.
Ogni testa, piccolo mondo: così sentenziavano i vecchi al mio paese, certi che nessuno fosse in grado di esplorarlo fino in fondo. Non siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, siamo il risultato di una serie di tentativi e di prove messi in atto per amare e farci voler bene a nostra volta, convinti che il male peggiore sia la solitudine. Ci nascondiamo dietro le parole, le convenzioni e le convenienze ma, da una generazione all'altra, la ricerca della felicità non si interrompe mai: perchè la costruzione di un amore, spezzerà sì le vene delle mani e mescolerà il sangue col sudore, ma sarà qualcosa di bello che sta lì, che non fa male e che si fa più vicina al cielo.
Accade anche questo in una notte, tra l'Italia e l'America: c'è chi trova la propria fortuna, che è quella di vivere adesso un tempo apparentemente sbandato, mentre gli sta correndo incontro quello nuovo, il futuro, che viene a dare fiato per la corsa da fare in due.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2020 Immagine di Orazio Nullo

domenica 14 marzo 2021

Spiriti sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda: GLI ATOMI - Volume 8

Claudio Montini

A buon rendere

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 8   (2019)
StreetLib.com / Independently Published

ISBN 9788835331599  e-book (epub2/mobi)
StreetLib.com/amazon.com (ASIN B081G9QQH1)

ISBN 9781713478126  cartaceo (paperback)
amazon.com (ASIN 1713478129)


L'amicizia è il mistero più bello che il Creatore di ogni cosa visibile e invisibile ci abbia mai regalato, oltre a un numero inconoscibile di giri sulla giostra che chiamiamo vita e, assai sovente, si rivela essere una marcia a tappe forzate in una valle di lacrime. Dunque, è una fortuna che esistano gli amici e i rifugi dove essi si radunano a condividere momenti di svago, riposo e socialità: al Club della Frasca tutti portano qualcosa e tutto è utile, comprese la propria personalità e l'esperienza maturata. La lealtà e la schiettezza, come ai tempi che hanno preceduto l'adolescenza, il rispetto reciproco mettono al bando le acredini e i veleni della vita quotidiana, le lasciano sulla soglia del circolo. Questa è la ricetta vincente per il successo del Club e per la maturazione della coesione del gruppo che si rivelerà concreta e plastica, senza bisogno di parole d'ordine, nel momento in cui il destino colpirà il fondatore del sodalizio e il suo migliore amico, due anime sintonizzate e sincronizzate al punto da fare esclamare “L'Uno e l'Altro, per me, pari sono!” ed essere capaci di dialogare pur trovandosi su piani differenti della realtà: l'uno al di là e l'altro al di qua della vita. Se è vero che l'amore è meglio di un pianoforte a coda da concerto, cioè di alta qualità, perchè non si scorda mai, l'amicizia è una attitudine dell'animo umano assai duttile e multiforme e per questo motivo capace di andare oltre la passione amorosa, spesso effimera quanto un fuoco di paglia. E' una tensione al bene altrui che va oltre la biologia e l'istinto: è il bimbo nascosto in fondo al cuore che non si è guastato crescendo, che si stupisce ancora della bellezza di un sorriso, che è felice se tutti intorno lo sono, nessuno escluso. Comunque sia, se non credete a me, leggete questo volume de GLI ATOMI e... mi darete ragione!

©2021 Testo di Claudio Montini
©2019 Immagine di Orazio Nullo

mercoledì 10 marzo 2021

Notturno - Episodio 19: Se Dio è dappertutto, il Papa ci va senza paura

Ci rimetteremo in marcia

di Claudio Montini

Non sono i sani ad aver bisogno del medico, ma i malati. 
Questi ultimi, in quanto tali, non si aspettano tanto un miracolo quanto una parola di conforto, anche una vicinanza silenziosa o una stretta di mano o una carezza su una spalla da cui hanno spostato la croce che stanno trascinando, per riposarsi solo un momento, per non farsi vedere stravolti e curvi e domi, per guardare negli occhi l'altro venuto disarmato da lontano a fare qualche passo nei tuoi mocassini nei tuoi panni. 
Non c'è niente da capire: era già tutto scritto, da duemila anni, e lo aveva dimostrato quel giovane maestro che aveva invitato a scagliare la prima pietra colui che fosse senza peccato.
Lo ha ripetuto parlando da una montagna e ha mandato il suo successore a dirlo al mondo che si credeva civilizzato; di là, dal confine del mondo, costui è tornato all'origine, alla radice, alla fonte, al punto di partenza di questo rapporto ultra millenario sfidando la paura della morte e della guerra.
Se ancora vi state domandando il motivo per cui abbia voluto chiudere questo cerchio, allora toglietevi quella pietra che c'è in mezzo al vostro petto e, insieme alla ghiaia che c'è nella vostra testa, usatela come zavorra da legarvi al collo per gettarvi nel pozzo dell'oblio.
Due millenni di elucubrazioni e sofismi, abusi di libero arbitrio e deliri di onnipotenza, egoismo e ingordigia hanno reso sorde le orecchie del mondo: c'è voluto un uomo vestito di bianco per dimostrare che il Creatore del cielo e della terra ci sta ancora parlando, indipendentemente dal nostro inutile cicaleccio che ci ostiniamo a spacciare per libertà di opinione e di espressione, dalle smancerie melliflue e subdole che mettiamo in atto per catturare un effimero applauso, dal baccano mortifero dei cannoni o dei missili o dei proiettili che ingrassano mani e tasche sempre più lorde di sangue innocente.
Dio, o qualunque altro nome gli vogliate attribuire, parla tutti i giorni come parlò ad Abramo di Ur in Mesopotamia coi fatti e coi gesti; ci ripete che il copione è già scritto e va letto e riletto, non dato per scontato come una poesia imparata contro voglia a memoria: poi, va vissuto amando sé stessi e gli altri per quel che si è lasciando l'errore altrui là dove si trova.
La via d'uscita, la soluzione, la verità si presenterà da sola mentre siamo seduti in riva la fiume ad aspettare il transito del cadavere del nostro nemico: addirittura potrebbe essere l'essere vecchio e ricco di pessime abitudini che è in noi.
Allora, ci alzeremo e ci rimetteremo in marcia verso la Terra Promessa secondo virtù, conoscenza e fratellanza.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2017 Immagine di Orazio Nullo "Bonfire burns through the night" - Atelier Des Pixels collection

lunedì 8 marzo 2021

La casa di vicino al cielo : GLI ATOMI Volume 7

Claudio Montini

La maison de Anne et Daniel
ovvero la casa vicino al cielo

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 7  (2019)
StreetLib.com / Independently Published (amazon)

 ISBN 9788835325260  e-book (epub2/mobi) Street.lib.com/amazon.com (ASIN B07ZQXBMBM)

ISBN 9781710063271 cartaceo (paperback) Independently Published (amazon ASIN 1710063270)

Dove accade che il cielo tocchi la terra, se non sulla cima di un monte? Se, poi, su quella cima si trova anche un santuario dedicato alla Madonna delle Nevi, ecco che quello è il posto ideale dove parlare con Colui che lassù risiede: perchè non costruirvi una dimora, una baita autosufficiente, dove attendere l'ora in cui si dovrà restituirgli la vita? Perché non inaugurarla con una bella gita con gli amici di una vita e farla benedire dal parroco del paese che, per combinazione, è colui che conosce meglio di tutti gli altri la storia di ciascuno di loro?
Questi erano gli interrogativi che la fantasia mi aveva messo in mano, insieme ai nomi dei personaggi e poco altro, sfidandomi a creare un degno preambolo a uno dei miei primi cimenti di scrittura creativa per parlare di amicizia maschile, avendo per scenario uno scenario incontaminato dal turismo di massa quale è il Lac Miserin sopra Champorcher in Valle d'Aosta.
Ad oltre duemila seicento metri può succedere di tutto, con il ghiaccio e l'ultima neve d'inverno (o la prima e magari unica di primavera); io sono andato dietro ai protagonisti, ai loro sogni e ai loro dolori e ai loro ricordi ben celati o poco condivisi come si usa tra gente di montagna abituata all'essenziale per praticità e per pudore, non per alterigia o egoismo o malinteso orgoglio: ho raccolto le parole di Bruno, Victor, padre Barthelemy, Roger, Maurice tramite l'io narrante appassionato di montagna e di letteratura. Egli si imbatterà nella storia di Daniele, deceduto in un incidente aereo e di Anna, sua madre e moglie di Bruno, morta per il dispiacere subito dopo, e di Bruno che diventerà l'Uomo Montagna di Champorcher, in fuga dal dolore ma deciso a chiederne conto a Dio stesso, lassù dove si potrebbe addirittura sentirlo tossire. Di tutti gli appunti e di un manoscritto di Daniele regalatogli da Bruno, ne farà un volume grazie a un amico, piccolo editore e tipografo, affinchè la memoria di quel gruppo di persone e di quei giorni non potesse morire mai, come sosteneva Cicerone per il quale chi vive nella memoria degli amici vive in eterno.

[…] Io sono solo un discreto manipolatore di idee, concetti e parole; sono un artigiano che raccoglie storie e pensieri altrui e li assembla, li cuce, li plasma in una nuova forma che, per prima cosa, deve piacere a me fino al punto di diventare il mio rifugio invisibile da un mondo che mi piace sempre meno...» 
«Sei un uomo fortunato! Ma non capisci? Io me lo sono dovuto costruire vicino al cielo e a te basta immaginarlo, basta una matita o una penna e un pezzo di carta per volarci dentro. Il mio si perderà col tempo e tornerà ad essere polvere, a dirmi bene, in una generazione: le tue parole, scritte, saranno sempre pronte ad entrare nelle anime sensibili e a proiettare nelle menti immagini, colori, emozioni anche se non ci sarai più. Il tempo, dal passato remoto all'infinito futuro, non è degli ingegneri ma dei poeti e dei narratori: la loro voce, la vostra voce, la tua voce è la linfa vitale della memoria e lei è il solo giudice implacabile che costringe le coscienze degli uomini a fare ciascuna il proprio dovere, a rispondere delle promesse mancate o tradite, a non sottrarsi al proprio destino.» Rispose Bruno, l'Uomo Montagna. […]

©2021 Testo di Claudio Montini
©2019 Immagine di Orazio Nullo

sabato 6 marzo 2021

La vita sognata prima di scendere: GLI ATOMI Volume 6

Claudio Montini

Treno di sola andata

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 6   (2019)

ISBN 9788834162828  e-book (epub2/mobi) StreetLib.com
ISBN 9781705359792  cartaceo   
Independently Published (amazon)


La vita è un treno che corre dal passato remoto al futuro anteriore, attraversando più volte una terra di nessuno in cui il tempo e lo spazio sono sospesi e senza le relazioni apparenti che hanno i sogni con la realtà. Ferma in innumerevoli stazioni, compresa questa, per fare salire e scendere passeggeri destinati a un altrove senza dimensioni, pur viaggiando insieme per alcuni tratti. La stazione Terra di Nessuno è la porta di questo universo parallelo eppure contingente, difficile da immaginare persino per la fantasia che ne è la figlia; non c'è binario morto né deposito bagagli perchè è il vertice da cui transitano fasci infiniti di percorsi lineari e no, l'origine di miriadi di rotte e nuove geometrie e nuovi sogni e nuove teorie: è il centro di gravità intorno al quale la giostra non smette mai di girare e il gioco di vivere e di amare può sempre ricominciare. Non bisogna aver paura di scendere, se il treno si ferma e si aprono le porte: ci sarà qualcuno che abbiamo amato o che amiamo a darci istruzioni, tanto per seguirlo quanto per risalire sul treno: accade così per molti che hanno vissuto una stato di incoscienza cosciente, costellato di luce e serenità e assurdità difficili da riferire compiutamente, in cui le macchine rilevano parametri prossimi al rischio del decesso. A me è accaduto durante un intervento chirurgico in anestesia locale, un collasso cardiocircolatorio in cui non sono svenuto ma ho assistito alle manovre rianimatorie. Tornato a casa, ho provato a immaginare cosa avrei visto, di là, se queste ultime non avessero avuto successo e mi sono aiutato fondendo due racconti pubblicati in una precedente raccolta e una poesia che avevo composto per commentare, in modo originale, una fotografia vista sul profilo facebook di un amico virtuale. Il protagonista sogna una vita che avrebbe voluto prima di lasciarla e, allo stesso tempo, sogna ciò che potrebbe succedere prima di trovarsi di fonte al giudice ultimo della sua esistenza, accompagnato da una persona assai cara e fondamentale.  
Leggere per credere.


©2021Testo di Claudio Montini
©2019 Immagine di Orazio Nullo

lunedì 1 marzo 2021

Anche gli scrittori mangiano: dalla cambusa di Zio Propano, risi e bisi a modo suo!

Risotto con luganega e piselli 

di Claudio Montini

Prima che mettessi su famiglia, gli orari di pranzo e cena erano capisaldi imprescindibili della giornata: non si poteva sgarrare e l'unica deroga era concessa a pranzo per via degli orari delle scuole o degli uffici o dei posti di lavoro dei vari componenti. Grosso modo, tra mezzogiorno e le dodici e trenta ci si trovava tutti a tavola, mentre la sera l'appuntamento cadeva tra le diciannove e le venti, ora del telegiornale da ascoltare in religioso silenzio. Quando ho messo su famiglia, lo schema è andato a farsi benedire: è saltato per spirito di concertazione e per il quieto vivere, lasciando ampio spazio all'improvvisazione e a un'elastica interpretazione dei principi nutrizionali declinati in accordo coi gusti personali. Succede, dunque, che si arrivi ai fornelli con poche idee ma ben confuse e si debba, per giunta, fare i conti con le materie prime disponibili in cambusa, nel frigorifero, in dispensa oltre al poco tempo per realizzarlo; così nasce questa ricetta di cui vado ad elencare gli ingredienti:

  • 250 grammi di riso Arborio (se poi avete solo Carnaroli, Baldo, Vialone Nano, Rosa Marchetti, Ri.Be. (forse questo tipo è addirittura estinto), Originario, Roma, magari il Venere (quello nero)... va ugualmente bene, cambia il tempo di cottura: io avevo in casa questo...)

  • 750 millilitri di acqua del rubinetto (sono ¾ di litro; mi raccomando, si scrive “ml” ma si legge “millilitro” e non “emme-elle”: ma alle scuole elementari avete avuto in cattedra delle fate ignoranti, come in quasi tutti i programmi televisivi di cucina?)

  • 1 dado da brodo (vegetale o di carne non fa differenza; i puristi si ricordino che si tratta di una risotto fatto con poco preavviso, perciò... Smettetela di brontolare!)

  • 100 grammi di salciccia luganega (quella lunga lunga e arrotolata a spirale, più o meno del diametro di un mignolo o al massimo di un anulare... Se invece avete preso quella a salamella, ne basta uno di salamino ma tagliatelo a fette o a pezzi grossolani.)

  • 100 grammi di piselli fini surgelati (non siate farmacisti: se ve ne scappa qualcuno in più... Beh, tanto meglio! Quanto è comodo l'armadio dei surgelati...)

  • Noce moscata q.b.

  • Foglie di rosmarino a piacere

  • 80 grammi di burro

  • 1 cucchiaio da tavola di formaggio grana (padano o reggiano per me pari son...) grattugiato

Versate l'acqua nella pentola in cui abitualmente fate il risotto o le minestre brodose; meglio ancora se è una wok, anche perchè io l'ho cucinato proprio in una di questo tipo; accendetele il fuoco sotto e lasciate che il contenuto si scaldi, mentre aprite la stagnola che avvolge il dado e iniziate a sminuzzarlo con un coltello, poi unitelo all'acqua che si fa via via più calda: così lui si scioglierà più rapidamente e il “brodo da corsa” sarà pronto. Mentre attendete che il fluido raggiunga una quieta ebollizione, tagliate la salciccia luganega a pezzetti (al massimo due dita di lunghezza) e liberatela del budello e mettetela a bagno nel brodo, così diventerà ancora più buono; si opera alla medesima maniera sulla salciccia a salamella, ovvero si taglia a fette non sottili e poi si toglie la pelle oppure, con taglio longitudinale, si toglie il budello e la si sbriciola con le dita. Regolate il fornello su una caloria di media intensità, fiamma né troppo alta né troppo bassa per intenderci tra noi che non abbiamo le piastre ad induzione, e poi fate scivolare il riso in pentola mescolando con un cucchiaio di legno per distribuirlo omogeneamente (un paio di giri bastano); fatto ciò, lasciatelo in pace per i 15 o 16 minuti successivi necessari al riso Arborio per sposare il brodo e gli aromi di salciccia e piselli (che unirete 10 minuti dopo il tuffo del riso, a pioggia e mescolando delicatamente): il vostro regalo di nozze sarà una spolveratina di noce moscata (giusto una punta di cucchiaio da the) o una grattugiata di quella intera: di solito, io smetto di grattugiare quando il calore ascendente dalla pentola mi ustiona le falangi... Se vi fa piacere, potete aggiungere alcune foglie di rosmarino fresco. 
Avete puntato il timer da cucina quando avete buttato il riso? 
Oppure vi regolate a occhio con l'orologio appeso al muro e la sveglia portata a casa coi punti del supermercato, appostata sulla credenza in cucina? 
In ogni caso, al riso servono 15 minuti (più riposo) per cuocere; quando mancano 5 o 6 minuti allo scadere di questo ultimatum, come vi ho già detto, distribuite a pioggia i piselli in pentola e date una mescolata veloce, giusto per incorporarli bene. 
Al trillo finale o a tempo scaduto, spegnete il fuoco e lasciate riposare il risotto mantecando col burro, quindi spolverate con generosità la superficie col formaggio grana grattugiato (che sia padano o parmigiano reggiano è uguale) e coprite con un coperchio della giusta misura: ecco siete pronti per andare a tavola coi migliori auguri di buon appetito da zio Propano!

©2021 Testo e ricetta di Claudio Montini
©2016 Immagine di Claudio Montini

Musica su carta: concerto per scrittore solista - GLI ATOMI Volume 5

 Claudio Montini

Sinfonia dell'acqua passata

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 5

2018 StreetLib selfpublishing

ISBN 9788828556670 e-book (epub2/mobi)
ISBN 9788829565870 cartaceo (paperback)

disponibili su StreetLib.com e amazon.com e altri

Piccola antologia di casi della vita in cui l'anima non si rassegna agli eventi infausti, cercando e creando qualcosa di bello per sé stessa e per gli altri mentre il tempo e il destino seguitano a fare il loro mestiere e il proprio dovere. Si organizza così una sinfonia in tre movimenti e un preludio, incisa su un vecchio disco di vinile da mettere sul piatto del giradischi e suonare quando, fuori dalle nostre finestre e dentro di noi, un cielo freddo e buio e distante flagella di gocce di gocce acide il mondo. Quando il braccio con la puntina sarà arrivato più vicino al centro del disco, l'acqua che ha scavato le nostre pietre sarà passata ma noi saremo più leggeri, forse non più liberi, perchè le parole avranno tolto le catene ai nostri sogni. Va detto anche che è nata in un periodo difficile per l'autore, uno di quei momenti in cui i dubbi abbondano e tanto il furore artistico che l'ispirazione latitano: è come se si fosse fermato a fare il punto nave poiché temeva che rotta intrapresa non portasse da alcuna parte ed era meglio rientrare in porto per fare altre cose. Si leggerà materiale già uscito autonomamente insieme a materiale pressoché nuovo ma, questo sarà più evidente col successivo volume numero 6, questa “antologia”, non a caso così definita, è il punto di svolta riguardo allo stile dell'intera serie de GLI ATOMI: sempre più romanzi di piccola taglia e sempre meno racconti. Da qui in poi, l'idea della serie sarà sì intatta, ovvero novelle dilatate e sviluppate a partire da testi prodotti in passato, ma esse nulla avranno più hanno a che fare con gli originari, poiché questi saranno “stravolti” e ristrutturati senza l'ossessione oggettiva della sintesi, del sentito dire, del sottinteso, che sono i punti di forza della forma narrativa che chiamiamo “racconto”. In parole povere, si chiude un'epoca stilistica e se ne apre un'altra: leggere per credere!

©2021 Testo di Claudio Montini
©2018 Immagine di Orazio Nullo

Manovre congiunte ai confini della Lomellina: un giallo? - GLI ATOMI Volume 4

 Claudio Montini

Vedove scaltre e vecchi segugi

GLI ATOMI micro romanzi per chi va di fretta
Volume 4  
2018 StreetLib.com selfpublishing

ISBN 9788828359319 e-book (epub2/mobi)
ISBN 9788829565887 cartaceo (paperback)

disponibili su amazon.com e su StreetLib.com 

C'è del giallo in Lomellina e non si tratta delle stoppie di grano pronte ad essere sotterrate con gli aratri o del riso pronto da mietere che completa la maturazione, approfittando tanto delle ultime giornate assolate dell'estate quanto delle leggere foschie mattutine dell'autunno agli esordi; neppure il tappeto di foglie di acacia, olmo o pioppo che la stagione incipiente stende per confondere i cercatori di funghi chiodini e lumache, è la causa del mistero. Infatti, ci sono due cadaveri in due punti diversi e distanti della campagna e nessuno li ha visti arrivare da vivi: uno abbraccia la terra umida e un fucile da caccia a pochi passi da una mietitrebbia, l'altro giace carbonizzato in quel che resta di un auto che dovrebbe essere uscita di strada, incendiandosi nello schianto. Solo che, oltre a mancare segni di sbandamento, l'auto pare parcheggiata con grande perizia, non ci sono danni strutturali al telaio e i residui di combustione a terra sono scarsi rispetto alla mole combustibile. Inoltre, chi mai si darebbe al tiro al volatile o alla lepre in giacca, cravatta e mocassini di cuoio sfruttando un “cane giallo cingolato” come se fosse un capanno venatorio? Un maresciallo dei carabinieri e un'agente di polizia locale, quest'ultimo con un passato da operativo nei Servizi Di Informazione dell'Esercito, da segugi vecchi del mestiere fiutano una pista che dovranno abbandonare per il quieto vivere proprio e di un potente senatore della Repubblica, che provvederà alla sabbia necessaria a far dimenticare l'intera vicenda, contando sulla gratitudine (e non solo) delle due vedove. Ma le due donne, accomunate dalla disgrazia e dall'aver amato (in tempi diversi) lo stesso uomo, si rifaranno una vita alleandosi e collaborando così strettamente da fare a meno di qualsiasi figura maschile tra i piedi, con buona pace (dei sensi) anche dell'uomo politico.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2018 Immagine di Orazio Nullo