di Claudio Montini
Il tempo non è un
galantuomo ma uno scaltro artigiano di lima e cesello, che smussa
spigoli senza martello.
Sembra che se la pigli
comoda, un passo al giorno e, invece, sa fare assai bene il suo
mestiere: non tornare mai indietro, non curarsi dei fogli di
calendario sollevati e caduti e dimenticati nel volteggiare delle
stagioni.
Aggiunge e toglie
qualcosa ad ogni giro, come se fosse un giro di valzer abbracciando
una persona sconosciuta: esperienze e ricordi, gioie e dolori, amori
fondamentali e amanti piuttosto evanescenti, voli inebrianti e
schianti terrificanti.
Non si perde nulla:
lascia volentieri ogni cosa alle sue spalle perchè la deposita sulle
nostre, nella gerla invisibile appesa alle nostre schiene, in attesa
che maturi e decanti.
Il tempo non è un
galantuomo e non ha fretta, sa dove andare a parare e non passa mai
due volte per lo stesso posto perchè, quando arriva, quello è già
cambiato e lui è già passato oltre a distillare la sua pozione,
sempre nuova e sempre uguale.
Ti viaggia accanto, ti
segue, ti precede, ti aspetta se è il caso ma non si lascia
ingannare, incasellare, intrappolare dalla memoria e i suoi supporti
né dalla coscienza e i suoi tarli: di anelli e gioielli, autografi e
fotografie non sa che farsene così come di applausi, lacrime e fiori
destinati ad essere nuovamente polvere esattamente come noi esseri
viventi.
Il tempo non è un
galantuomo, conosce l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine, il vuoto e
il pieno: li distilla, li imbottiglia e li serve con modi svelti,
precisi, eleganti, ammiccanti ma finti e vuoti aggiungendo una frase
birichina e sibillina ad ogni mescita.
«Bellezza,
è la vita: non si può fare altrimenti!»
Intanto,
come un oste premuroso e attento, è già passato a fare altrettanto
presso un altro tavolo, un altro giro e un altro regalo nella corsa
delle cose dall'infinito passato all'infinito futuro.
Ieri
è oggi senza più fiato né forza, domani è un getto di dadi contro
un castello di carte fondato sulle nuvole: il tempo lo sa e seguita a
fare il suo mestiere, cullandoci nella pia illusione di fissare e
conservare briciole di sogni nei nostri sguardi.
©2023 Testo di Claudio Montini
©2015 Immagine di Augusta Belloni
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