Quando mi chiedono "Cosa ci racconti di bello?", di solito, non so assolutamente cosa dire. Per me, è già bello potersi vedere fuori da un letto d'ospedale o di dolore, essere uno di fronte all'altro o all'altra (l'unico vizio che mi è rimasto, dopo tutto: mi piacciono le donne, da diciott'anni a sessanta perchè prima sono protette dalla legge e dopo dalla natura. Nell'intervallo tra i due limiti, è come al self service... Bisogna essere anche fortunati, per non fare brutte figure!!). Così cerco e frugo e gratto il fondo della memoria per evitare di cavare fuori banalità per bocca, comunque buonissime per orecchi distratti. Se ho qualcosa di bello, nel cuore, me lo tengo caro e lo nascondo in qualche racconto o, al limite, in una poesia per poterlo gustare, ammirare, coccolare senza essere visto. Le festività natalizie sene sono andate, così come erano arrivate: se le avete passate con chi amate, abbuffandovi di ciò che più vi piace, visitando bellissimi posti in cui non potrò mai raggiungervi, sono felice per voi. Io mi sono rifugiato nella mia fantasia e, ve lo garantisco, è il posto migliore che conosca per riposare e ricaricarmi o, addirittura, leccarmi le ferite e farmi passare ogni malessere. Come diceva il Grande Bardo d'Oltre Manica, ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne possa contemplare tutta la filosofia. Forse quest'anno è quello buono: speruma!
©2022 Testo di Claudio Montini
©2022 Testo di Claudio Montini
©2015 Immagine di Orazio Nullo "Dangerous Hypocrites" - Atelier des Pixels
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