Unico e differente
Il mio dio è differente
se ne sta in disparte
ascolta e non dice niente.
Il mio dio è indifferente
all'incenso che profuma ardente,
alle candele accese sugli altari,
ai sacrifici, alle offerte, ai fiori.
Il mio dio non si vede ma si sente,
sembra lontano e impotente,
come chi sbaglia e non si pente:
eppure piange e ride con la gente.
Non fermerà il tempo né il destino
ma, a modo suo, ti sarà vicino;
poco gli importa se l'hai dimenticato:
non rinnegherà mai d'averti amato.
Il mio dio è differente
se ne sta in disparte
ascolta e non dice niente
Ti lascia vivere, correre, cadere
affinchè tu possa sempre imparare
che l'oblio soffia via la polvere
in cui ci dovremo trasformare.
Le mie parole contano poco o niente,
nemmeno il mio dio ne ha lasciate
tante.
Un solo monito, ha detto, è
importante:
amarsi gli uni gli altri generosamente.
Il mio dio è differente
se ne sta in disparte,
ascolta e non dice niente.
Ma io lo cerco tra le carte,
lo inseguo ogni istante,
lo interrogo con voce forte,
lo imito maldestramente:
mi credo unico e differente.
©2019 Testo di Claudio Montini
©2016 Immagine di Orazio Nullo "Cathedral on the sea"
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