sabato 31 agosto 2024

Un suonatore

L'uomo coi capelli da ragazzo
protegge la sua saggezza, 
cela la disincantata pazienza 
dietro una fitta e folta barba
che invecchia al posto suo e loro.
Mentre gli occhi cercano il cielo,
con le mani afferra la musica e il vento, 
li intreccia e ricama e cuce con le dita,
senza sudore né apparente fatica,
come chi sa cosa fare da tutta la vita. 
Nel suo sguardo non cercare risposte,
non sa dare ciò che non possiede: 
ascolta la voce che hai dentro e canta 
perché ti sarà accanto sul tappeto sonoro 
che avrà steso sotto ai piedi del sogno 
affinché esso corra su per la montagna, 
balzando a cambiare la luna matrigna 
in quella più dolce e prodiga e benigna 
che regala, ad amori amati e amanti, 
speranze e fortuna e, spesso, illusioni. 

©2024 Testo di Claudio Montini

mercoledì 28 agosto 2024

L'artista puro - Notturno, seconda stagione - puntata 18

Oltre la selva e il bosco eterni
di Claudio Montini


I poeti ascoltano l'inudibile, vedono l'invisibile e vestono di parole entrambe le cose dando loro, così, corpo e colore e vita.
Sono cercatori instancabili di di bellezza e armonia, portatori sani di speranze e generosi creatori di sogni: li regalano, infatti, al mondo distratto e indifferente in cambio di un non nulla di visibilità, un applauso, un complimento, un cenno benevolo ma evanescente quanto un sorriso.
Se ne conoscete uno, non lasciatelo solo ma gratificatelo di una occhiata benevola alle sue parole: ne trarrete beneficio e rinfrancherete la sua anima, meglio di un balsamo profumato.
Ho letto testi in cerca di editore e in quelli, più che nei miei, ho visto l'esistenza che avrei voluto vivere narrata, sceneggiata, ripresa e montata e dipinta con le mie stesse parole quotidiane, genuine e fragranti come il pane fatto in casa, ordinate e composte nel mosaico di un sogno che avevo da sempre nel cuore mentre la mente lo andava cercando altrove.
L'artista puro non pensa al domani o alla materia con cui crea le sue opere d'ingegno, perché ritrova sé stesso ogni volta in cui coglie l'attimo fuggente, l'idea urgente che illumina la mente e fa sbocciare il progetto al quale si aggrapperà, nutrendolo e costruendolo, incurante del fatto che potrebbe compiersi fuori del tempo massimo a lui concesso come creatura vivente.
Lo fa per tutti quegli sconosciuti che ammirano e non invidiano la bellezza, rallegrandosi e dimenticando i propri peculiari guai ogni volta che la incontrano, sia essa fatta di parole o colori o pietra o metallo prezioso.
Se accade anche per un solo individuo, di procurare benessere con la propria opera, egli sarà l'uomo più ricco del mondo anche se non apparterrà più ad esso, anche se sarà già passato altrove, sull'altra riva del fiume, oltre la selva e il bosco eterni.

©2024 Testo di Claudio Montini
©2015 Immagine di Augusta Belloni
 

sabato 17 agosto 2024

Preghiera laica per tempi bui

Supplica a Santa Fantasia
di Claudio Montini

O santa fantasia aiutaci a sognare!
Non lasciare che ci rubino i pensieri,
che ci impongano mode e ambizioni,
che ci ubriachino, di nuovo, di bugie.
O beata gioventù bruciata col tabacco,
annegata in un bicchiere da Bacco,
mentre in uno spasmo di piacere o di dolore,
Venere soffiava via tutta la cenere,
non tornare mai più e rimani dove sei:
questo non è uno spettacolo per te.
Siamo obbligati a ricominciare
dai lividi , dalle remore e dai rimpianti,
come spettatori di cantieri e macerie.
Teatri, vie e piazze, vicoli e palazzi
dove abbiamo consumato suole e fiato,
sono alle nostre spalle ma senza di noi:
aspettano la fine di ogni giorno
come la fine di una pena accessoria.

©2024 Testo di Claudio Montini
©2024 Immagine di Orazio Nullo "Games without frontiers" - Atelier Des Pixels gallery

Sembra ieri che era Ferragosto 2024....

Buone vacanze!

Fanno bene ad andare
quelli che vanno via
perché tornano ricchi
nella mente e negli occhi,
nonostante le tasche vuote
come noi che restiamo,
che ci accontentiamo
di togliere ragnatele,
accendere candele,
spolverare acquasantiere
sperando in un nuovo avvenire
senza cambiare mai orizzonte,
se non per poche rare ore,
come cani al guinzaglio
che annusano vecchi afrori
convinti, ogni volta, che sian nuovi.

©2024 Testo di Claudio Montini
©2024 Immagine di Orazio Nullo "By the river of Babylon" - Atelier Des Pixels gallery

venerdì 2 agosto 2024

Loro sono lassù a tifare per noi

A un'amica che non sa farsene una ragione
di Claudio Montini

Tua madre se ne è andata nel sonno eterno e non te ne capaciti ancora, non riesci ad accettare che sia accaduto.
Ci sono passato anche io, per ben due volte, prima col babbo e poi con mamma, per quella strettoia della vita. 
Sei ancora fresca di botta e non è un livido o un graffio che si nasconde con un cerotto.
Ci vuole tempo, tanto tempo: l'ho imparato sulla mia pelle e, a volte, brucia ancora il rammarico di non poter dire una parola o chiarire un pensiero con un abbraccio vero.
Ogni giorno che passa è una goccia di veleno che assumiamo per non morire schiacciati dall'assenza, dall'ingiustizia della vita e dall'incredulità delle sue giravolte.
Diventa medicina solo se ricordiamo le cose belle, le risate, le facce buffe e i gesti semplici, eroici a modo loro, che ci hanno fatto diventare gli uomini e le donne che siamo: anche quando guardiamo le loro foto, lì al campo santo, senza trattenere le lacrime o il malessere che ci teniamo dentro.
Ognuno di noi, in fondo, reagisce come può e come meglio crede: il resto della partita è sempre ancora tutto da giocare, è lì davanti a noi e loro sono lassù a tifare per la nostra vittoria.
©2024 Testo di Claudio Montini ©1910 Umberto Boccioni "Tre donne" - Google Images database