di Claudio Montini
La verità delle cose è nascosta nei dettagli, nelle pause, tra le righe e nelle sfumature colte durante un battito di ciglia, come una frase banale ma furi luogo oppure un'ardita allusione o uno sciocco doppio senso.
C'è chi la vede e chi no: poi ci sono gli altri.
Quelli che si contentano di frettolose spiegazioni, adottando la versione più comoda, quella più rassicurante, quella moralmente più accettabile.
Vale a dire che se la verità è brutta, sporca e cattiva tanto da fare paura e ribrezzo, si finisce per costruirne una alternativa, più morbida per certi aspetti, che non atterrisca più di tanto e che si possa dimenticare in fretta una volta messo sotto chiave il presunto colpevole: anche senza prove schiaccianti o la cosiddetta "pistola fumante".
Tutto il resto è noia, morbosa noia: anche per le vittime che non possono parlare né ritornare in vita a reclamare giustizia o, almeno, tirare uno sputo in un occhio ai propri carnefici.
©2025 testo di Claudio Montini
©2017 Immagine di Orazio Nullo "Flying seed" Atelier Des Pixels gallery
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